"Sei pronto?"
Christopher raggiunse Madison davanti allo specchio e si guardò il riflesso. Indossava un lungo abito azzurro chiaro che le scendeva morbido sui fianchi. Le baciò le spalle nude e le accarezzò la spina dorsale con un dito, facendola sorridere.
"Sei bellissima."
Si voltò e lo baciò con forza sulle labbra. "Anche tu", rispose, con l'orgoglio che le brillava negli occhi mentre osservava il lupo mannaro in smoking al suo fianco.
"Aspetta", disse, allacciandole al collo una collana d'oro bianco. Il pendente – un fiocco di neve – aveva al centro un'acquamarina, circondata da minuscoli diamanti.
Madison spalancò gli occhi per la sorpresa. Si voltò e lo abbracciò forte. "Grazie."
Si baciarono di nuovo, indugiando nel momento, finché un bussare alla porta li interruppe.
"È ora di andare!" disse la voce di Michael da fuori.
Aprirono la porta. Lui era lì in piedi, con un completo grigio antracite e una camicia bianca impeccabile. Al suo fianco c'era Alex, avvolta in un lungo abito verde bosco, con i capelli elegantemente raccolti, con qualche ciocca che le incorniciava il viso.
La prima volta che Michael la vide con quell'abito, non riuscì a trattenere un dolce e sbalordito "Wow".
Era semplicemente mozzafiato.
Ora la teneva stretta, le metteva un braccio intorno alla vita e un sorriso beato gli illuminava il volto.
"Andiamo", disse Christopher, offrendo il braccio a Madison. Insieme, attraversarono l'ampio corridoio e scesero la grande scalinata.
I loro amici li attendevano al piano di sotto, tutti vestiti con i loro abiti migliori.
"Prima di andarcene", ha detto Christopher, "voglio ringraziare ognuno di voi: per essere qui, per tutto quello che avete fatto per me e per il branco. E a Michael, per aver reso realtà il sogno di nostro padre".
"E ti siamo grati", rispose il fratello, guardandolo con occhi pieni di affetto e orgoglio. "Per tutto quello che hai fatto – e continui a fare – per tutti noi."
Christopher guardò i volti intorno a lui e la gratitudine che gli cresceva nel petto divenne ancora più forte.
Erano tutti sopravvissuti alla battaglia finale con Nereus. Il loro nemico era scomparso. Le fiale progettate per alterare i lupi mannari erano state distrutte. I vampiri erano liberi. E la pace tra le due comunità aveva finalmente messo radici.
Ora erano diretti all'inaugurazione del nuovo ospedale, alla presenza di nobili mecenati e dei membri più influenti del branco.
Il desiderio più grande di Christopher era che il branco tornasse a prosperare, nella pace che avevano conquistato con tanta fatica.
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La cerimonia di inaugurazione è stata un successo. Gli ospiti sono rimasti colpiti dalla nuova struttura: moderna, funzionale e piena di promesse. L'atmosfera era leggera e rilassata.
"Ora finalmente puoi respirare", disse Michael, avvicinandosi a lui e sollevando il bicchiere per un brindisi. "Nessuno mette più in discussione la tua leadership. Tutti ti rispettano."
Christopher fece tintinnare il suo bicchiere contro quello del fratello.
"Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza tutti voi."
Bevve un sorso e i suoi occhi cercarono istintivamente la sua compagna. La vide lì vicino, immersa in una conversazione con un anziano lupo mannaro di nobile stirpe.
Sorrise per la naturalezza con cui si relazionava con gli altri, a prescindere dal rango o dall'età. E ancora una volta, si sentì fortunato – incredibilmente fortunato – ad averla incontrata.
Ora non restava che rendere ufficiale il loro legame.