In una tavola calda di una cittadina vicina, tutto
sembrava normale.
Cameriera: «Vi porto dell'altro?»
Si rivolgeva a un bambino e a suo padre, seduti al
bancone. L'uomo rimase in silenzio.
Bambino: «No grazie... Scusi, mio padre è muto.»
Cameriera: «Oh... mi scusi, non l'avevo capito.»
Bambino: «Non si preoccupi.»
La cameriera si allontanò. Il bambino continuò a
mangiare le sue uova.
Bambino: «Adoro le uova di questo pianeta.
Sono davvero buonissime.»
Il padre lo fissava in silenzio, poi spostò lo sguardo
verso il televisore appeso al muro.
Televisione:
«...una leggera scossa di terremoto è stata avvertita
questa notte da alcuni residenti del villaggio.
Nessun ferito o danno segnalato.
Tuttavia, ciò che incuriosisce gli scienziati è che non
risulta alcun movimento della crosta terrestre.
Bene, ora passiamo allo sport...»
L'uomo tornò a guardare il bambino, serio. Il
bambino abbassò leggermente la testa.
Bambino: «Sì, ho sentito... E no, non dobbiamo
avvertire nessuno. Non ancora. Finché non ne
siamo certi.
Beve un sorso di succo.«...Però sì, daremo un'occhiata. Andrò io in
perlustrazione.»
L'uomo aprì una bustina di zucchero, la versò nel
caffè e iniziò a girare lentamente con il cucchiaino.
Intanto, Yuko era appena arrivato al lavoro.
Frenò la bici, scese e senti due colleghe parlare.
Ragazza 1: «Hai sentito stanotte? Una scossa di
terremoto.»
Yuko, tra sé e sé: Cosa? Allora è stata percepita da
qualcuno...
Ragazza 2: «La cosa strana è che nessuno sa cos'è
stato.»
Yuko: Com'è possibile? Nessuno ha visto quel
meteorite... Eppure da qualche parte
dev'essere finito.
Menny: «RHYS!»
Yuko: Oh cazzo...
Si voltò subito. «Menny! Buongiorno! Scusa il
ritardo... c'è stato casino, il traffico...» Menny: «Sei
in anticipo di due minuti.»
Yuko: «Sì, lo so... Al prossimo ritardo sono-cosa?»
Menny: «Non ci credi nemmeno tu, eh? Dai, va' al
lavoro. Veloce.»
Yuko: «Sì, certo. Subito!»
Entrò correndo per le scale, arrivò in ufficio e si
sedette.
Collega: «Ehi, oggi sei super puntuale. Come mai?»
Yuko: «Eh già...»Poi si fece serio per un attimo: Stamattina stanno
succedendo troppe coincidenze...
La mattinata passò lenta e noiosa.
A pranzo, Yuko si alzò dalla scrivania.
Yuko: «Che fame che ho! E ovviamente non ho fatto
in tempo nemmeno a portarmi il pranzo...
maledizione.»
Si frugò nelle tasche e trovò due spiccioli.
Yuko, tra sé e sé: Tramezzini scadenti, oggi...
Si avviò verso la saletta caffè, dove c'erano altri
colleghi.
Collega: «Ci vuole coraggio a prendere quei
tramezzini, Rhys!»
Yuko: «Eh eh... mi sono dimenticato il pranzo a
casa.»
Collega: «O vieni in ritardo, o ti dimentichi le cose!
Hahaha!»
Tutti risero.
Yuko, sorridendo ma pensieroso: Che rompipalle
che sono...
Inserì le monete.
Yuko: «Salmone e formaggio o tonno e carciofi?
Imbarazzo della scelta... Quale sarà il meno
dannoso?»
Lo stomaco brontolò. Devo mangiare per forza.
Non posso aspettare.
Scelse salmone e formaggio, tornò alla postazionee diede un morso.
Yuko: «Beh... pensavo peggio.»
Tin tin - arrivarono due messaggi.
SMS Toria: "Papà torno a casa a piedi.
"
SMS Yuko: "D'accordo. Stasera farò un po' più tardi.
Chiuditi la porta, tanto ho le chiavi.
"
SMS Toria: <
Yuko finì il panino, tornò al lavoro. Il tempo passava
lento... finché arrivò una nuova fitta
alla testa.
Yuko: «Ah merda, ancora questa fitta... che
rottura.»
Si toccò la testa. Vado a prendermi un caffè, magari
mi passa.
Si alzò con la mano sulla fronte.
Collega: «Ehi Rhys, tutto ok? Sei pallido come un
cadavere.»
Yuko: «Sì sì, nulla di che. Ora passa.»
Fece qualche passo. Poi nausea, vista annebbiata.
Yuko: «Ma che cazzo succede?!»
Raggiunse il bagno, si chiuse dentro, aprì il
rubinetto e si sciacquò il viso.
Yuko: «Stamattina durava solo pochi secondi, poi
smetteva...»
Un'altra fitta. Più forte.
Yuko: «Ah cazzo! Fa male... e ora anche nausea.»
Toc toc.Yuko: «Occupato!»
Collega: «Dai Rhys, mi scappa la pipì!» Yuko:
«Dammi un secondo!»
Si accovacciò sul water, con lo stomaco sotto sopra.
Yuko: Dev'essere stato il panino. Non dovevo
mangiarlo...
Appoggiò la mano al muro per resistere al dolore.
Yuko: «Merda... che male.»
Diede un pugno per sfogo. Crack.
Alzò lo sguardo.
Yuko: «Oh cazzo... ma come ho fatto?!»
Aveva lasciato una crepa nel muro, almeno
Aveva lasciato una crepa nel muro, almeno venti
centimetri. Alcuni pezzi erano finiti a terra.
Un'altra fitta.
Provò ad aprire. La maniglia si staccò.
Yuko: «No no, cazzo!»
Aprì con forza.
Collega: «Amico... stai davvero di merda.»
Yuko: «Lo so.»
Uscì barcollando. Il collega guardò nel bagno.
Collega: «Che diavolo hai combinato?!»
Yuko non rispose. Scese le scale sbandando.
Urta una ragazza con dei fogli.
Ragazza: «Ehi! Ma stai attento!»
Yuko: «Scusami... davvero...»
Un'altra fitta. Corse via.Non pensò nemmeno alla bici. La vista
era sfocata. Nausea. Mal di testa. La
gente lo insultava.
Uomo: «Ehi! Ma guarda come cammini, idiota!»
Ragazza: «Ma sei ubriaco?!»
Yuko: «Scusatemi...»
Merda... devo tornare a casa. Non riesco nemmeno
a stare in piedi...
Arrivò alla porta. Mani tremanti. Cercò le chiavi.
Le infilò nella serratura.
Entrò e corse in bagno.
Toria: «Papà? Sei già a casa?»
Nessuna risposta.
Toria: «Papà?! Ma nemmeno risponde...»
Yuko si guardò allo specchio.
Yuko: «Che cazzo mi sta succedendo?!»
Vista appannata. Poi un bruciore al petto.
Yuko: «Aaaaah! Brucia, cazzo!»
Toria: «Papà?! Stai bene?»
SBAM - un'altra fitta.
Yuko: «BRUCIAAA!!!»
Yuko si guardò allo specchio.
Yuko: «Che cazzo mi sta succedendo?!»
Vista appannata. Poi un bruciore al petto.
Yuko: «Aaaaah! Brucia, cazzo!»
Toria: «Papà?! Stai bene?»
SBAM - un'altra fitta.Yuko: «BRUCIAAA!!!»
Toria: «Papà! Apri la porta!»
Yuko era a terra. Il petto in fiamme. Si tolse la
maglia.
Si guardò allo specchio. Respirava
affannosamente.
Yuko: «Ma che cazzo... e questo?!»
[Nota dell'autore]
Oggi vi ho regalato un capitolo extra,
visto che Pandas Deity è stata
selezionata tra le Fresh
Stories di WebNovel!
Ci vediamo, come al solito, lunedì con il
Prossimo episodio !